Alcune recensioni fatteci su Google.
Per leggere le recensioni complete, clicca sull’icona di Google a fianco dei post.
L'Abbazia dei Santi Nazario e Celso, vero e proprio trionfo di architettura gotico-romanica, è uno dei più importanti monumenti medievali di Piemonte e Lombardia. Le sue radici sono antichissime, tanto che si fa risalire l'origine del monastero al Regno Longobardo (VI-VIII Secolo). Quel che è certo è che il complesso attuale fu fondato nel 1040, per volere del vescovo Riprando, ed edificato nel corso dei due secoli successivi. A testimoniare lo splendore romanico primigenio rimangono il maestoso campanile, eretto fra il 1055 e il 1075 e alto quasi 35 metri, che serviva anche come torre difensiva; due ali del vecchio quadriportico del nartece, che oggi fungono da spettacolare proscenio all'ingresso della chiesa; e infine i resti delle mura di cinta, costruiti nel XIII Secolo, a rimarcare il carattere di abbazia fortificata di questa straordinaria costruzione. La chiesa ed il chiostro attuali furono invece eretti nel corso del Quattrocento in preziose forme gotico-lombarde, grazie alla spinta innovatrice dell'abate Antonio Barbavara. Fra i più mirabili esempi del nuovo edificio sono da citare almeno il portale ogivale ed il rosone dell'ingresso, che presentano evidenti analogie con quelli della Basilica di San Lorenzo a Mortara. Sarebbe comunque sterile enumerare tutti i tesori custoditi in quest'abbazia, meta obbligata se si passa dalle parti di Novara o Vercelli.


28 Ottobre 2019
Bella abbazia risalente all'anno 1000, situata nel comune di San Nazzaro Sesia, piccolo centro agricolo di circa 800 anime. Formata da strutture di diverso periodo storico. Le parti più antiche sono la torre campanaria e quello che rimane del quadriportico costruito intorno al 1050. All'interno della chiesa vi sono due affreschi, uno sul fianco della navata e l'altro al termine della stessa.


10 Gennaio 2019
Era l'anno 1039 quando, dove già esisteva un più antico insediamento di Monaci, ebbe inizio la costruzione dell'attuale Abbazia nei pressi di un guado sul fiume Sesia in una posizione strategica per i commerci e le imprese militari. La costruzione voluta dall' allora Vescovo Riprando fu affidata ai Monaci Benedettini. L'abbazia, conglobata nel comune di San Nazzaro Sesia rappresenta uno dei complessi monastici più significativi esistenti in Piemonte. Oggi dopo attenti restauri ( non ancora completati ) l' abbazia ha riconquistato il fascino medievale che le si addice. Assolutamente da vedere dedicando una intera giornata per visitare anche i dintorni delle risaie Novaresi e Vercellesi.


13 Maggio 2019
Questo è un luogo in cui la quiete e la serenità interiore devono prevalere in ogni visitatore, una volta tanto è utile sedersi in qualche angolo tranquillo e rilassarsi, pensare al bene e al male fatto o ricevuto e dimenticare, pulirsi dentro... Posto magnifico che deve rinforzare il nostro spirito e la nostra mente.


13 Maggio 2019
unico ma interessante punto d'interesse di questo tranquillo paesini nelle campagne Novaresi, L'abbazia fu fondata nel 1040 (il campanile romanico, costruito tra il 1055 ed il 1075), per opera del vescovo di Novara Riprando, della potente famiglia feudataria dei conti di Pombia, poi conti di Biandrate Fin dall'epoca longobarda era sorto un antico monastero sempre dedicato ai santi Nazario e Celso nei pressi di un guado sul fiume Sesia, in una posizione strategica per i commerci e le imprese militari longobarde. Il monastero era gestito dai monaci dell'Abbazia di San Colombano di Bobbio chiamati dalla regina Longobarda Teodolinda. Le strutture dell'abbazia hanno riacquisito, dopo il restauro, il fascino di un pezzo di medioevo, è visitabile liberamente, tramite visite guidate o durante le "giornate Medievali" organizzate nel periodo Estivo.


7 Giugno 2020
L'Abbazia dei Santi Nazario e Celso, vero e proprio trionfo di architettura gotico-romanica, è uno dei più importanti monumenti medievali di Piemonte e Lombardia. Le sue radici sono antichissime, tanto che si fa risalire l'origine del monastero al Regno Longobardo (VI-VIII Secolo). Quel che è certo è che il complesso attuale fu fondato nel 1040, per volere del vescovo Riprando, ed edificato nel corso dei due secoli successivi. A testimoniare lo splendore romanico primigenio rimangono il maestoso campanile, eretto fra il 1055 e il 1075 e alto quasi 35 metri, che serviva anche come torre difensiva; due ali del vecchio quadriportico del nartece, che oggi fungono da spettacolare proscenio all'ingresso della chiesa; e infine i resti delle mura di cinta, costruiti nel XIII Secolo, a rimarcare il carattere di abbazia fortificata di questa straordinaria costruzione. La chiesa ed il chiostro attuali furono invece eretti nel corso del Quattrocento in preziose forme gotico-lombarde, grazie alla spinta innovatrice dell'abate Antonio Barbavara. Fra i più mirabili esempi del nuovo edificio sono da citare almeno il portale ogivale ed il rosone dell'ingresso, che presentano evidenti analogie con quelli della Basilica di San Lorenzo a Mortara. Sarebbe comunque sterile enumerare tutti i tesori custoditi in quest'abbazia, meta obbligata se si passa dalle parti di Novara o Vercelli.


28 Ottobre 2019
Al nostro arrivo davanti alla chiesa, ci siamo trovati un gruppo che stava iniziando il giro con la guida turistica...e così ci siamo aggregati, con tacito consenso. Le tre guide, preparatissime sotto tre punti diversi, storico, religioso, artistico, ci hanno accompagnato nel chiostro e poi nella chiesa. Tutto ben curato, con allestimenti di cartelli con foto-testimonianze dei tempi passati. Ora è solo parrocchia e comunque ottimamente mantenuta nel suo aspetto originario e conservativo, con grande ed encomiabile impegno da parte del parroco e di tutta la comunità. Il giro si è concluso alla base della torre campanaria vicino alla chiesa, con saluti e ringraziamenti; specialmente all'assessore Claudia Nodaro che ci ha seguito in modo particolare.


29 Aprile 2018
L' abbazia fu fondata nel 1040 nei pressi di un guado sul fiume Sesia, dove verosimilmente già esisteva un più antico monastero benedettino, per opera del vescovo di Novara Riprando. L'amministrazione fu affidata ai monaci benedettini. Nel corso del XIII secolo l'abbazia, caso piuttosto insolito per i complessi abbaziali di pianura, fu fortificata con lo scavo di fossati e l'erezione di mura tutt'intorno, con camminamenti e rotonde torri angolari: in tal modo essa funzionava da ricetto per la popolazione nel caso di incursioni belliche. Il massiccio campanile, aveva anche funzione di torre di difesa e poteva offrire estremo ricovero in caso d'assedio. L'accesso avveniva da un torrione quadrato dotato di un ponte levatoio ora scomparso. Dopo un periodo di instabilità politica e di relativa decadenza dell'abbazia, essa rifiorì a partire dal 1426, quando, con bolla pontificia, fu nominato abate Antonio Barbavara, membro di un'importante famiglia nobiliare lombarda. Egli resse le sorti dell'abbazia sino al 1466 promuovendo, assieme all'ammodernamento delle attività agricole, importanti lavori di ristrutturazione ed ampliamento del complesso monastico in stile gotico lombardo.Poche strutture architettoniche dell'antica abbazia, oltre alla torre campanaria, rimasero inalterate. L'abbazia conobbe nei secoli successive fasi alterne di floridezza e, soprattutto, di degrado. Nel 1801, in seguito alle ordinanze napoleoniche sulla alienazione delle proprietà ecclesiastiche, l'abbazia ed i suoi beni vennero confiscati e venduti ai privati (parti del complesso architetturale con una delle torri angolari sono tuttora proprietà privata). Iniziò un periodo di marcato degrado, cui si pose rimedio a partire dalla metà del 900 con importanti lavori di recupero che hanno riportato a piena fruibilità le testimonianze storiche ed artistiche dell'antico complesso monastico.


2 Ottobre 2018
Che dire: bellissima e interessante. Per la sua storia quasi millenaria, per il fatto di essere fortificata, per l'inconfondibile nartece ai lati dell'ingresso, per l'inconsueto (nel novarese) stile gotico, per gli affreschi, per l'atmosfera che si respira, per la possibilità di essere ospitati, per il perfetto stato di conservazione (anche grazie ai restauri del 1958) e per tante altre cose ancora. E' però necessario fermarsi il tempo dovuto. Il "mordi e fuggi" non serve.


10 Marzo 2020
Imponente struttura nel centro di San Nazzaro Sesia. Dalla costruzione e dallo stile ci si può rendere conto di quanto sia antica la Chiesa, e con lei porta tanta storia dietro di sé. All'interno vi è un bellissimo giardino che è assolutamente da visitare. Sono molto belle anche le rovine che si trovano davanti alla facciata, tutto rigorosamente in mattoni! Il campanile si illumina alla sera grazie alle forti luci che si trovano alla sua base ed è molto visibile da ogni parte della piazza.


7 Gennaio 2019